mercoledì 8 ottobre 2014

sabato 29 dicembre 2012

mercoledì 26 dicembre 2012

giovedì 6 dicembre 2012

ACCATTAPANE

Perchè una frazione di Corropoli, in provincia di Teramo, si chiama Accattapane?


giovedì 22 novembre 2012

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Siamo a New York, 21 settembre 1979.
Una fotografa di 30 anni è sul palco del Palladium durante un concerto dei Clash e sta scattando una foto mentre il bassista del gruppo, Paul Simonon, sta distruggendo il suo strumento musicale.

La fotografa è inglese e si chiama Pennie Smith.
Pennie frequenta la scuola d'arte Twickenham di Londra alla fine degli anni ’60 studiando grafica e belle arti. Una volta diplomata entra nello studio di Barney Bubbles, artista grafico le cui opere fanno incontrare per la prima volta il graphic design con la pittura e la musica. Incomincia a collaborare con giornalisti musicali e dal 1969, per tre anni, entra nella produzione della rivista Friends ideata da Nick Kent.
Un anno dopo progetta già la grafica per l’album d’esordio di Pink Fairies, Never Never Land, ma il suo primo incarico fotografico importante le viene commissionato proprio nel 1970, quando le chiedono di coprire il tour dei Led Zeppelin.
Pennie entra come fotografa nella rivista New Musical Express ed oltre ad aver occasione di assistere a numerosi concerti, incontra ed intervista diverse figure di spicco nel campo musicale.
Nei primi mesi del ’79 gira l’America con i Clash durante il loro Pearl Harbour Tour e quando decidono di organizzare il Take The Fifth Tour esclusivamente negli Stati Uniti è tutto esaurito.

Pennie continua a seguire il gruppo per l’intero tour. A New York sono in programma due esibizioni al Palladium e alla seconda data, il 21 Settembre, la fotografa quasi preferisce non andare: "Avevo scattato così tante foto dei Clash dal vivo che ero quasi stufa. La sera prima ero già stata al Palladium e stavo quindi per uscire con amici; ma non sono molto brava a non lavorare, quindi alla fine sono andata lo stesso".
Durante i precedenti concerti Pennie si è sempre posizionata sul lato del chitarrista Mick Jones ma quella notte sceglie il lato del bassista Paul Simonon. "Non avevo scattato molto quella sera fino a quando notai che Paul stava diventando piuttosto scontroso. Presi la macchina fotografica, lentamente il suo nervosismo crebbe fino a quando esplose.”

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Pennie riesce a immortalare il momento in cui Paul sta scaraventando sul palco il suo basso elettrico. Colpito da un riflettore alle spalle e a gambe divaricate impugna il suo strumento come un’arma da guerra pronta per essere affondata a terra.
"Era uno dei suoi bassi preferiti, non era affatto uno di quelli a buon mercato, per cui doveva essere davvero arrabbiato per qualcosa. Ero molto vicino a lui, con un obiettivo grandangolare. Era quasi a un metro di distanza e stava venendo nella mia direzione, quindi dovetti fare anche qualche passo indietro perdendo la messa a fuoco. Ricordo tutto un po’ a rallentatore e ho anche pensato che ce l’avesse con me perché mi ero messa dalla sua parte del palco. Più avanti gli ho chiesto cosa non andava, e mi disse che non era felice del suono."
Paul invece in un’intervista sottolineò il fatto che il Palladium aveva posti a sedere fissi, per cui il pubblico rimaneva fermo sul posto e non dava risposta, qualsiasi cosa loro facessero o suonassero: “Sono generalmente di buon carattere, trattengo sempre tutto ma come un interruttore della luce posso passare da off a on improvvisamente e tutto ciò può risultare spaventoso. Quella notte ero frustrato dal comportamento passivo della folla. Il basso che ho distrutto era un Fender Precision e costava circa 160£. Era uno dei più vecchi modelli che avevo e mi è dispiaciuto un sacco romperlo. In realtà ho raccolto tutti i pezzi e li ho conservati. L'ho prestato alla Rock Hall of Fame di Cleveland per un po' ma poi l’ho voluto indietro.”

Non appena il gruppo vide gli scatti, decisero di usare quella foto come copertina del loro album successivo, il terzo, London Calling. Pennie non era d’accordo, una volta stampata l’immagine sarebbe risultata sgranata e fuori fuoco. Ma a Joe Strummer, leader della band, tutto ciò non interessava, voleva mostrare come il potere del rock riuscisse a possedere un individuo tanto da portarlo agli estremi. E quella foto era perfetta.
La tipografia di Lowry associata all’immagine fu’ un passaggio automatico. Volevano omaggiare il primo album di Elvis Presley: "Quando uscì il disco di Elvis, il rock&roll divenne piuttosto pericoloso" dice Simonon "e noi volevamo che anche il nostro disco fosse roba molto pericolosa."

La foto fece subito scalpore e in breve tempo si trasformò in un’icona rock.
Nel 2002 la rivista Q le attribuisce il premio come miglior fotografia rock di tutti i tempi mentre nel gennaio 2010 la copertina dell'album è una delle dieci immagini scelte dalla Royal Mail per la serie di francobolli "Classic Album Cover".
I lettori di Rolling Stone hanno posizionato la copertina di London Calling al 5° posto nella top 10 delle migliori album cover di tutti i tempi.

Pennie rimase con i Clash per 7 anni coprendo la maggior parte dei loro concerti e della loro carriera. Ha seguito i concerti di altri musicisti rock realizzando anche diversi ritratti in posa. Tra i tanti artisti citiamo i Led Zeppelin, The Rolling Stones, The Who, Iggy Pop, The Clash, The Jam, Siouxsie Sioux, U2, Morrissey, Radiohead, Blur, Oasis e The Strokes.
“Mi annoia un po' che la gente mi classifichi come fotografa di concerti rock. Tutti si ricordano solamente di quella foto a Simonon. Esistono mille altre foto dei Clash che io preferisco. Oramai quella è stata usata in così tante forme e così tante volte che per me è diventata come carta da parati”.

Oggi Pennie Smith vive e lavora in un quartiere a ovest di Londra in una stazione ferroviaria in disuso che ha trasformato nel suo studio.



lunedì 19 novembre 2012

RE DI COPPE

perchè una frazione di Lanciano, in provincia di Chieti, si chiama Re di Coppe?




giovedì 8 novembre 2012

VALLECUPA

perchè una frazione del comune di Venafro, in provincia di Isernia, si chiama Vallecupa?